Test genomico funge da “bussola” per il medico, rivelando la biologia molecolare del tumore, valutandone l’aggressività e misurandone la capacità di progressione
Abano Terme (Padova), maggio 2014.
Fornisce informazioni specifiche sul rischio di progressione del cancro alla prostata, valuta l’aggressività del tumore nella maniera più accurata possibile, contribuisce a determinare la strategia di trattamento più appropriato. E’ Prolaris®, il test genomico che aiuta il medico a predire l’aggressività della neoplasia alla prostata, specialmente quando usato in combinazione con le caratteristiche cliniche usuali, come il punteggio di Gleason e il livello di Psa. Prolaris® misura l’attività di geni associati alla crescita del tumore, e così predice l’esito della patologia. Una bassa attività dei geni è associata ad un minor rischio di progressione della malattia, mentre un’alta attività è correlata ad un elevato rischio. Prolaris® è ora disponibile al Policlinico di Abano Terme, nell’Unità operativa complessa di Urologia diretta dal dottor Angelo Porreca. Una scelta volontaria, per saperne di più.
“Il test viene eseguito su campioni di tessuto già disponibili: campioni di tessuto tumorale possono essere ottenuti dalle sue precedenti biopsie, oppure da tessuto post-chirurgico. Nei pazienti con diagnosi di cancro alla prostata, un test Prolaris® sulla biopsia può aiutare – spiega il dr. Porreca – a identificare quelli con malattia meno aggressiva che potrebbero perciò essere candidati per un trattamento meno aggressivo o limitato. Ma il test Prolaris® può anche identificare i pazienti che, pur apparendo clinicamente a basso rischio, hanno una malattia più aggressiva che può richiedere un trattamento definitivo”. Negli uomini in cui la prostata è stata rimossa (prostatectomia), il test Prolaris® può aiutare a valutare meglio la probabilità che la malattia possa recidivare. Queste informazioni possono modificare il livello di monitoraggio o la terapia consigliata dal medico. Prolaris® in pratica è una misura di quanto velocemente il tumore cresce.
Il cancro alla prostata è uno dei più importanti problemi di salute negli uomini. Si stima che nel mondo, in un anno, siano circa 900.000 gli uomini diagnosticati. Circa 1 maschio su 5 in Europa riceve una diagnosi di cancro alla prostata nell’arco della propria vita. Questo tipo di tumore rappresenta attualmente la terza causa di morte per neoplasia tra gli uomini. La maggior parte dei tumori della prostata sono a crescita lenta, letale solo nel 3% dei casi, tuttavia un certo numero, seppur esiguo, di pazienti avrà un cancro alla prostata di tipo aggressivo, con un rischio significativo che la malattia si diffonda.
“Una diagnosi di cancro alla prostata può essere allarmante, ma è importante sapere che non tutti i tumori della prostata sono uguali. Per molti uomini – continua il dr. Porreca – il cancro alla prostata è indolente e cresce molto lentamente. In questi casi, potrebbe essere opportuno adottare strategie di gestione conservativa, come la “vigile attesa” o la “sorveglianza attiva”. In altri uomini, invece, il cancro alla prostata cresce molto velocemente e un trattamento definitivo si rivela essenziale. E’ importante valutare l’aggressività del tumore nella maniera più accurata possibile, per determinare la strategia di trattamento più appropriata. Il test Prolaris® dà al medico delle informazioni critiche aggiuntive, fornendo la misura dell’aggressività specifica essendo il primo test prognostico che rivela la biologia molecolare del cancro alla prostata”.